CAMAIORE. Il Comune di Camaiore ha provveduto ad esprimere la volontà di acquisire in modo gratuito i beni demaniali che insistono sul  territorio, escludendo come dispone la legge, il demanio marittimo. Niente Pontile insomma. Per il palazzo Littorio invece la procedura era già stata avviata.

Per quanto riguarda Camaiore, due soltanto erano gli immobili in oggetto presenti nella lista stilata dalla stessa Agenzia del Demanio, ma gli uffici municipali hanno individuato anche altri immobili e strutture, e su tutti hanno inoltrato domanda di acquisizione, inserendo come prevede la normativa la destinazione d’uso e la finalità. I due beni presenti nell’elenco dell’Agenzia del Demanio sono la ex casa del fascio in via di Mezzo nella frazione di Vado (finalità pubblico-istituzionali) ed un’abitazione a Lido di Camaiore (finalità come bene da valorizzare in ottica di mercato)”.

(foto Pomella)
(foto Pomella)

L’Amministrazione ha inoltre richiesto di acquisire la casa e l’orto del custode della Badia di S. Pietro (finalità è il recupero del complesso per realizzare l’ostello del pellegrino sulla Via Francigena); un’abitazione in Via Vittorio Emanuele, un appartamento in via Bonuccelli e un terreno a Pedona come beni da valorizzare in ottica di mercato. Il Comune ha inserito anche due strutture particolarmente significative come la Galleria Europa di Lido di Camaiore da destinare a finalità pubblico-istituzionali e l’immobile ex cinema del “Cristallo” sul lungomare di Lido (con finalità di valorizzazione in ottica di mercato ai fini della messa a reddito nell’interesse della collettività)”.

“Ovviamente le richieste sono subordinate all’approvazione dell’Agenzia del demanio che dovrà rispondere nei 60 giorni successivi alle domande.

“La volontà dell’Amministrazione è stata quella di inserire negli elenchi tutti i beni demaniali che insistono sul territorio – specificano il sindaco Alessandro Del Dotto e l’assessore al patrimonio comunale Olga Rita Rovai – Al fine di accrescere il patrimonio pubblico sia ai fini di un utilizzo diretto, sia ai fini di una futura alienazione nell’interesse di un ente come il Comune che, come tutti sanno, ha bisogno di risorse economiche”.

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